Sinner attaccato dal famoso volto noto: “Le tasse…”. Frecciatina senza precedenti

Jannik Sinner: un vip italiano lancia al campione un frecciatina senza precedenti. Cosa è successo. 

Vasco Rossi in un’intervista al Corriere della Sera con Aldo Cazzullo ha spiegato l’importanza di pagare le tasse in Italia e di aver scelto di continuare a risiedere nel nostro Paese, anche se altrove c’è la possibilità di pagarne meno.

Sinner attaccato dal famoso volto noto: "Le tasse...". Frecciatina senza precedenti
Sinner attaccato dal famoso volto noto: “Le tasse…”. Frecciatina senza precedenti (Ansa Foto) – cinturaovest.it

Una decisione, quella del rocker, completamente diversa da quella che hanno preso moltissimi grandi tennisti e sportivi ma anche vip. Tra loro c’è Jannik Sinner, 22 anni, che ha deciso di risiedere a Montecarlo e siccome vive in Costa azzurra non è tenuto a pagare le tasse sul suo reddito personale, visto che a Montecarlo sono state abolite nel 1869.

Sinner: perché vive a Montecarlo

Il tennista ha precisato di essersi trasferito in Costa Azzurra perché il clima è buono e ci si può allenare con facilità. Chi decide di risiedere all’estero non commette alcun reato, si tratta di una decisione personale e i premi guadagnati sui tornei vengono pagate al fisco del Paese ospintante.

Vasco Rossi, la frecciatina a Sinner

Vasco Rossi
Vasco Rossi (Ansa Foto) – cinturaovest.it

Vasco Rossi nell’intervista non si riferiva a Jannik Sinner, ma in molti hanno trovato nelle sue parole una lezione al tennista. Il cantante ha dichiarato: “Non pagare le tasse è una vergogna. Io sono italiano, fiero e orgoglioso di esserlo e ho voluto mantenere la residenza in Italia. Voglio e debbo pagare le tasse al mio Paese. Se guadagno, vuol dire che posso pagare”.

Ed ha aggiunto: “Sono favorevole anche a un’imposta sul patrimonio: chi ha di più deve dare di più. E dovrebbero pagare le tasse pure le multinazionali, a cominciare dai padroni della Rete”. 

Cazzullo, nel corso dell’intervista, ha domandato all’artista se sia mai stato comunista. Vasco Rossi ha risposto: “Mai. Ero anarchico. Poi mi sono riconosciuto nelle battaglie di Pannella per i diritti civili. Solo in fatto di tasse sono un po’ comunista”. 

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