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La giornata mondiale dell’acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1993, con l’intento di sensibilizzare i governi e la popolazione su un tema di fondamentale importanza per il futuro del pianeta: la preservazione delle risorse idriche. La scelta della data, il 22 marzo, non è casuale: coincide infatti con l’arrivo della primavera nell’emisfero boreale ed ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulla necessità che ogni essere umano abbia accesso all’acqua potabile in quantità sufficiente a garantire una vita dignitosa. In molti Paesi del mondo questo diritto viene tuttora violato e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: disidratazione, malnutrizione e diffusione delle malattie.
Il problema si fa sempre più grave man mano che aumenta la popolazione mondiale (già oltre sette miliardi) e che i consumi individuali crescono a ritmi esponenziali. Secondo le stime degli esperti entro il 2025 due terzi degli esseri umani vivranno in zone caratterizzate da carenza d’acqua dolce; se non prenderemo provvedimenti immediati oggi stesso circa quattro miliardi di persone soffriranno per problemi legati alla scarsità d’acqua; già oggi quasi un miliardo vive senza acqua potabile.
Per fronteggiare questa emergenza è indispensabile promuovere azioni volte al risparmio energetico anche attraverso la riduzione dei consumi idrici domestici. A tal proposito nelle case moderne dovrebbero essere installati miscelatori, rubinetti dotati di limitatore di flusso e docce a basso consumo. Inoltre sarebbe opportuno riutilizzare l’acqua piovana per innaffiare le piante o raccoglierla in appositi contenitori per il lavaggio dei pavimenti.
Sono piccoli accorgimenti che ci consentirebbero non solo di risparmiare sui costi delle bollette ma anche di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente; basti pensare che per produrre un litro d’acqua imbottigliata occorrono oltre 7 litri d’acqua dolce. Per ridurre i consumi idrici domestici è fondamentale utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico ed evitare lo spreco quando si lava i denti o ci si fa la barba (si stima infatti che lasciare aperto il rubinetto mentre ci si spazzola i denti comporta uno spreco giornaliero pari a 12-18 litri d’acqua).
La scarsità delle risorse idriche non riguarda soltanto le aree geografiche caratterizzate da clima arido: al giorno d’oggi sono sempre più frequenti gli allarmanti fenomenidi siccità anche in Paesi tradizionalmente ricchi di acque come l’Italia. Secondo un recente studio condotto dal Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare, nel nostro Paese negli ultimi cinquant’anni il numero degli eventidella siccità è aumentato del 50%, con conseguenze drammatiche soprattutto sulle coltivazioni. E’ dunque fondamentale che i governi e la popolazione tutta prendano coscienza dell’importanza di questo tema e adottino comportamenti virtuosi per garantire il diritto all’acqua a tutti gli esseri umani.
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